“Consapevole dell' importanza e della solennità dell'atto che compio e dell' impegno che assumo, giuro: di esercitare il mestiere di barbiere o cerusico che dir si voglia, in piena libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; di perseguire come scopi esclusivi l’ordine,la cura armoniosa dei miei clienti, la tutela del loro aspetto estetico, per ogni avventore mi prodigherò e mi ispirerò con responsabilità e costante impegno artigianale, culturale e sociale; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la ridicolità di alcuno; di attenermi alla mia attività, ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto del buon gusto della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze a scopi volgari. Di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche ed igieniche che regolano l'esercizio del barbitonsore e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione; di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali ed artistiche; di evitare, anche al di fuori dell' esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere la dignità della mia professione. Di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni tecniche; di curare tutti i miei clienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica; di prestare i miei servigi d'urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi in caso di pubblica calamità a loro disposizione; di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del cliente alla libera scelta del suo barbiere, tenuto conto che il rapporto tra quest’ultimo e il cliente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto; di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell' esercizio della mia professione o in ragione del mio stato; di astenermi da eccessivi virtuosismi e mantenermi d’animo umile come nostro Dio ci chiede.”
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