Eppoi...
Eppoi eccoti là, con la tua montagna di capelli ribelli che non prendono mai ordini da nessuno.
Solare, piena di tormento gettato con fatica e dignità alle spalle.
Ti ho riconosciuta subito, appartieni al mio stesso popolo dai pomeriggi amari.
Ti ho riconosciuta, un tempo camminavamo vicini, percorrevamo la stessa strada, diretti nello stesso posto, ma tu in quei giorni non guardavi nessuno tra tutti coloro che dividevano il buio assieme a te.
Eppoi una mattina di sole tu incontrasti Lui, io quel giorno stavo raccogliendo pezzi di me sparsi ovunque, mi alzai e persi tutti e due senza mai più ritrovarvi, ne te, ne Lui.
Ti stavi salvando.
Eppoi, eccoti qua, cittadina del bene, povera di ciò che fu, ricca di ciò che verrà.
Eppoi , eppoi... eppoi, ora insegnami tu come si fa? Aiutami, anche quando piangendo tenterò di fermarmi.
Tirami a te, ed io verrò.
Sono stanco, chiediglielo, Lui già sa...
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